Monthly Archives: June 2004

Mamma butta la pasta

Serata calcistica passata con gli amici ad insultare (giustamente IMVHO) gli azzurri. Quando gioca la nazionale anche i meno accaniti si uniformano al profilo medio italiano liberando l’allenatore che c’é in loro. E anch’io subisco passivamente moglie e amici in fibrillo pur non fregandomene praticamente nulla.

Apprezzo più di tutto l’ironico e profetico striscione.

(…) “L’Italia è una repubblica basata sul pallone” recitava un amico… e da sempre i “giochi” servono a distrarre il popolo, divertendolo e facendogli dimenticare cose pen più importanti. D’altronde questo chi ci governa lo sa fin troppo bene.

M-Pact

Concerto/brunch al Blue Note spinti dall’offertone 2×1 nella newsletter. Si aggregano anche Diana e Marco (che da un po’ non vedevamo) e Milly e Daniele.

Veramente notevoli gli M-Pact, gruppo vocale (a cappella) pop-jazz. Non li conoscevo ma e mi hanno stupito positivamente. In particolare il “percussionista” che in alcuni pezzi e, soprattutto nel bis, ha fatto veramente i numeri simulando batterie acustiche, elettroniche e scracth sui piatti con la voce.

Peccato per il buffet che ha risentito della grande affluenza di pubblico che evidentemente i gestori del locale non si aspettavano.

S2 Schienato

Stamattina trovo il server di posta praticamente K.O.: non riesco nemmeno a collegarmi in ssh (troppi file a aperti) …rimpiango la console seriale :-/

Con un giro del cavolo riesco a raggiungere una macchina che può collegarsi al webmin sul server e tiro giù un paio di servizi per liberare risorse. Riesco finalmente a collegarmi in ssh. Dovecot, syslogd e altri daemon morti. Spazio su /var esaurito! La spool di postfix è cresciuta a dismisura. Tutta colpa della newsletter e del fatto che per ragioni *storiche* questa macchina era il fallback_relay della macchina che fa’ l’invio… non lo può proprio più fare, è troppo carica!

Ci si sono messi anche tin/virgilio con il loro cluster di server smtp che evidente non apprezza che uno stesso IP gli mandi tanta posta e mi hanno temporaneamente blacklistato. Risultato: connessione rifutata dai server e il mio povero server di posta che continuava a riprovare a mandare la stessa, lunghissima coda di messaggi.

Situazione risolta falciando parte della coda a colpi di:
mailq | grep ... | awk '{ print $1 }' | postsuper -d -

Qualche utente dovrà rinunciare alla newsletter :-)

Boot da chiavetta USB

Ho fatto un po’ di test per fare il boot da una chiavetta USB.

Prima di tutto si può lavorare con o senza partition table: nel secondo caso si crea il filesystem direttamente su /dev/sda e con syslinux si rende avviabile. Nessun MBR e nessun problema al boot.

Se si decide di usare la partition table (indispensabile per far vedere la chiavetta ad altri sistemi) allora è necessario installare il MBR. Md mi ha suggerito di usare il pacchetto mbr ma nel mio caso non ha funzionato. Ho trovato però con google chi aveva già avuto (e risolto) il mio stesso problema: la distribuzione spblinux contiene un mbr che ha finalmente funzionato.

dd if=spb2_mbr.sec of=/dev/sda did the work!

Ho anche installato ad un collega con una chiavetta più preziona della mia (128MB invece di 32) la distro damn small linux che praticamente è una knoppix ridotta all’osso per stare su una business card (52Mb) in una versione modificata per usb trovata qui.

Alto link interessante: Installing Debian from an USB memory stick

RHCP

Lavorare qui ha anche i suoi privilegi: quando proprio avanzano può essere che se nessuno degli amici (degli amici)+ di qualche pezzo grosso o di qualche sponsor vuole andarci, saltino fuori un paio di biglietti gratis per un concerto allo stadio.

Il concerto di stasera dei Red Hot a milano mi è piaciuto molto. La loro musica mi piace abbastanza, pur non essendo un grande appassionato del genere, e dal vivo fanno la loro porca figura. Musicisti in gamba, più per la grinta che per la tecnica, e ambio spazio all’improvvisazione. Bello. Non ne posso più di andare ad ascoltare concerti studiati in tutti i dettagli, nei quali le singole esecuzioni sono probabilmente identiche di sera in sera, tanto che ti sembra di ascoltare un disco registrato in studio. Un errore o una imprecisione ogni tanto ci stanno e rendono l’esibizione più umana.

Buona anche l’acustica, a parte i primi pezzi. Molto meglio del concerto dell’anno scorso di Vasco, soprattutto IMHO per la dislocazione più tattica delle casse in colonne appese sopra il perimetro del campo rivolte verso le tribune, invece che il classico muro a lato palco.

Riuscitissima la “scenografia” basata su 5 maxi schermo (2+2 ai lati del palco e uno molto grande dietro il palco).

Webbit Milano

Sufficientemente triste.

Sono rimasto abbastanza deluso dalla versione milanese del webbit: estremamente ridimensionato, no spazio community, solo pochi stand perlopiù editoriali e, soprattutto, un taglio troppo divulgatico di gran parte degli speech.

In effetti non avevo seguito un gran che a padova perché molto più interessato all’aspetto community. Anche per oggi la manifestazione ha dato il suo meglio in quanto ottima occasione di incontrare qualche amico.

Festa della repubblica

Sinceramente, proprio non me la sono sentita di festeggiare.

Le parate non fanno per me: sono contro ogni mio ideale. E il governo attuale ha ben poco di quello a che, IMHO, significa “repubblica”. Unica cosa da fare è ricucire la vecchia bandiera della pace, tolta dal balcone qualche settimana fa’ per dargli una lavata e prigramente mai più esposta a causa di un laccio strappato.

Ci mancava solo a completare questa farsa la visita del nostro *vero* presidente che arrivarà a roma il 4 con il suo air force one.

Vita di mare

Qualche giornata ospiti dei cugini di Vivi a Salerno.

20040531_salerno.jpg

Nell’alternanza di pioggia e sole siamo riusciti a prendere la prima scottatura della stagione, a fare il bagno in costiera e a vivere qualche giorno in un mondo per molti aspetti veramente diverso. Non credo mi piacerebbe vivere là, certo però che il mare è proprio una risorsa di pace per l’anima, soprattutto “fuori stagione”, quando te lo puoi godere senza turisti.