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Fritto @ Festa delle medie

Dopo un po’ di tempo che erano rimasti senza cantante i Frittomisto (gruppo di Emanù) ripartono con una nuova formazione con un concertino alla “festa delle medie”… che come ha detto lo stesso Emanù fa’ molto Elio e le Store Tese (C’è stato anche l’angolino del meta-humor in con rullo di tamburi per l’intervento al microfono della preside della scuola).

Sono convinto che suonare dal vivo, anche in situazioni non ottimali, sia la palestra migliore per i musicisti e quindi sono molto contento per loro che sfruttano anche queste occasioni per iniziare ad uscire dalla sala prove. Bel concerto, per quello che ho seguito, nonostante un po’ di *ruggine* dovuta alla pausa prolungata. Complimenti anche al nuovo cantante e all’impronta presa nella scelta delle cover. BTW, scelta difficile passare da una voce femminile ad una maschile… tutto da trasportare e sicuramente arrangiamenti da sistemare.

fritto20060527.jpg

Ho fatto qualche foto… erano sotto un gazebo di tela bianca… terribile come spari nelle foto, era molto difficile cercare di ottenere un’esposizione corretta sulle persone senza saturare le zone con il bianco del gazebo :-/

Costruire

Sono rimasto affascinato dal testo del pezzo “Costruire” di Niccolò Fabi… sicuramente la sua intenzione era esistenzialista o al più letteraria ma un ingegnere come il sottoscritto non può non identificarcisi…

Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora

penseresti all’odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa

al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell’esordio
ma tra la partenza e il traguardo

nel mezzo c’è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione

così come l’ultimo bicchiere l’ultima visione
un tramonto solitario l’inchino e poi il sipario
tra l’attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento

nel mezzo c’è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione

ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve

[dedicato a mio papà]

Third Moon

Finalmente ho tra le mani il CD dei Fire Trails.

thirdmoon_mini.jpg

Non sono in grado di farne una recensione perché anche si tratta di Rock (anzi metal) e me ne intendo proprio poco. Posso solo dire che Pino Scotto ha messo su una band di ottimi musicisti e il risultato mi piace molto.

Io ho comprato il CD dal loro sito (pur avendo già tra le mani il master) perché Steve Angarthal è un vecchio amico, ma lo consiglierei a tutti gli amanti del genere e, soprattutto, credo che valga la pena di andare a sentirli suonare dal vivo. Steve in particolare: a parte pochi blasonati chitarristi di fama mondiale non ho ancora sentito suonare nessuno come lui.

BTW, Steve non solo suona le sei corde ma ha anche scritto i pezzi con Pino.

Steve+Steve

Il grande Steve Angarthal con cui ho condiviso molte delle mie passioni musicali ormai sta’ prendendo ora anche la via televisiva e stasera intervisterà Steve Vai prima del concerto all’Alcatraz per RockTV. (in realtà ha già fatto molte inerviste per questa TV ma *Steve Vai*!!!)

BTW, dovrebbe essere in giro a giorni il suo lavoro con i Fire Trails che ho avuto modo di ascoltare in anteprima e che consiglio, ovviamente, a tutti gli appassionati del genere. Inoltre mi dicono che *potrebbe* nascere un progetto solista…

Nota: sono stato un grande ammiratore di Vai nei suoi primi tempi solistici, Flex-Able per intenderci, che ancora mi piace ascoltare. Dopo il suo primo disco però mi sono un po’ allontanato… era troppo avanti… seguire il suo lavoro musicale e chitarristico mi faceva “scoppià ‘a testa”.

Tuck & Patti

Ieri splendida serata al Blue Note ad ascoltare questo duo che ha segnato in maniera indelebile il mio stile chitaristico.

La prima volta che ho ascoltato Time After Time credo fosse il 1989 e mi sono immediatamente fiondato a comprare il CD. Un stile per me unico e impossibile da imitare… solo anni di ascolto mi hanno portato ad avvicinarmi un po’ rubando quà e là idee e tecniche, cercando di carpire il più possibile dai movimenti delle mani di Tuck durante i concerti.

Erano anni ormai che non andavo ad un loro concerto e anche se in parte ormai conosco lo show a memoria il coinvolgimento è stato superiore alle aspettative.
Tuck non era in forma smaliante, almeno non come me lo ricordavo, ma lo spettacolo è stato comunque coinvolgente. Tra le varie cose ho molto apprezzato l’arrangiamento di Time After Time con una rilevante rivisitazione armonica.

Sting @ Forum

Sting ieri sera con i suoi 53 anni ha tenuto perfettamente il palco per un paio d’ore.

Concerto fantastico per un fan come me. Unica pecca, troppi i pezzi presi dall’ultimo album (che proprio non mi convince).

Band come al solito di primo piano:

  • Dominic Miller alle chitarre: nulla da dire, mi piace veramente molto il suo stile e le sonorità che usa.
  • Mark Kipper Eldridge alle tastiere e programmazioni: deve essere ormai molto amico di Sting. La prima volta l’ho visto nel DVD del concerto del 2001 nella villa di Sting in toscana. Personaggio sicuramente singolare e vitale, probabilmente è lui che coordina la band.
  • Jason Rebello al piano e tastiere: non lo conoscevo, molto bravo. Bello anche l’assolo su “When the world is running down” citando esplicitamente l’assolo fatto a suo tempo dal grande Kenny Kirkland.
  • Rhani Krija alle percussioni: anche lui conosciuto nel concerto in toscana ha giocato un ruolo fondamentale. Principalmente percussioni a mano e tamburi medio orientali. Anche un po’ di elettronica per riprodure ad esempio le tablas indiane.
  • Keith Carlock alla batteria: bravo, non lo avevo mai sentito. Ovviamente uno stile adatto a convivere con un percussionista. Io continuo a preferire formazioni con il batterista molto più eclettico ed un percussionista che suona meno, più “percussioni a mano” e rumori che ritmica vera.

Il basso ovviamente suonato da Sting.
In aggiunta un paio di coriste di cui non saprei dire il nome. Una ha anche duettato con Sting dimostrando di avere una voce non indifferente.

Primo pezzo del concerto dopo una intro registrata: “Syncronicity II”! Booom!
Tanti pezzi vecchi, un po’ meno pezzi dei police :-( e putroppo troppi pezzi recenti. Nel complesso cmq imperdibile. Fantastico sul finale, il remake di Roxanne in cui, oltre alle già collaudate variazioni live, hanno trovato spazio piccole citazioni di altri pezzi come “Walkin’ on the moon” o “We work the black seam”.

Per concludere un valore aggiunto notevolo il gruppo di Chris Botti che ha fatto da supporter. Una specie di jazz-funk molto ben suonato e ricco di spazi di improvvisazione. La band: Marc Shulman (g), Jon Ossman (b), Billy Kilson (d), Federico Pena (k). Tutti piccoli mostri!

Steve Angarthal

Steve un un vecchio amico, che conosco dal liceo quando ci siamo inventati il concertone di fine anno. E’ il miglior chitarrista che conosco.

Quando l’ho sentito la prima volta erano circa due anni che studiava e si sparava a tutta velocità i pezzi di Malmsteen, poi con il passare degli anni ha studiato molto e ha aperto i suoi interessi fino a Coltrane e poi oltre (musica indiana, canti tibetani)… cmq continua a suonare rock!

Mi ha fatto sapere che ora ha anche lui un sito: steveangarthal.it!

Quasi irriconoscibile dalle foto sul palco eccolo qui che improvvisa in giacca e cravatta al mio matrimonio:

Ribadisco che sulla 6 corde (ma anche con 4 o 7 se la cava :-)) è un mostro e vale la pena andare ad ascoltarlo!

Event 20/20 ricollegate

Week-end passato a sistemare un po’ di cosuccie in casa.

Vinta la pigrizia ho rimesso in funzione le casse monitor che in passato usavo nel mio “studietto” casalingo: una più che degna coppia di Event 20/20.

20-20.jpg

Immediato quindi un po’ di “ascolto” e poi, a seguire, qualche prova di registrazione con la chitarra.

L’impiantino, ridotto all’osso (mooolto casalingo):
+ pre/compressore valvolare (art tube pac)
+ convertitore A/D D/A usb (waveterminal u2a)
+ iMac
+ PA mosfet (dB technologies MPA204)
+ monitor (event 20/20)

Nessun mixer collegato perché superfluo per l’utilizzo che ho in mente e, soprattutto, per risurre al minimo il rumore.

Art Tube Pac

Oggi ho fatto un acquistone… giusto perchè l’ho trovato usato.

art_tube_pac.png

E’ un pre microfonico valvolare/compressore che userò sia per registrare sia come D.I. per la semiacustica quando suono dal vivo.

A R T Tube PAC SPECIFICATIONS
Dimensions 5.25"D x 8.5"W x 1.65"H
Weight 6.0 lbs
Maximum Gain
XLR to XLR 70dB
1/4" to 1/4" 67dB
Phantom Power +48v DC (switchable)
Compression Ratio 2.3:1 (comp)/ 6:1 (lim)
Attack Time 6.5ms
Release Time 200ms (fast), 70ms-1sec (auto)
Equivalent Input Noise -129dBu (XLR to XLR, ?A? weighted)
Dynamic Range >90dB (no weighting)
Input Impedance 1.67k ohms (XLR), 1M ohm (1/4?)
Output Impedance 600 ohms (XLR), 300 ohms (1/4?)
Maximum input Level +15dBu (XLR), +21dBu (1/4?)
Maximum Output Level +27dBu (XLR), +22dBu (1/4?)
CMRR 90dB (typical)
THD

Piovono Angeli

Tuffo nel passato. Sistemo un po’ di mp3 e saltano fuori un paio di cd della Pina… fantastica.

Testi *veri*, che ti scuotono l’anima. Oggi in particolare, con qualche anno in più e, purtroppo, qualche amico in meno, mi sono fermato su questo… in media ci sto’ dentro:

How can U feel when your baby’s gone. How can U feel when your friend is gone.
You try to turn, you pray all night. You try to turn, you cry all night.

Ascoltami perche’ ti sto pregando non so chi sei ma so che puoi e adesso c’ho bisogno. Concedimi, se hai un minuto libero di chiederti un poco di attenzione e privacy, di solito è da sola che mi sbrigo, in media ci sto dentro e sopravvivo ma questa volta meno e mo’ ti spiego:
Per effetto del medesimo incantesimo qui spariscono persone come in preda a un esodo e visto che l’ennesimo si e’ dato mi chiedo dove va tutta ‘sta gente che non ho neppure salutato. Concedici i supplementari giusto il tempo di un minuto stai un secondo muto, regalaci un minuto di realizzo spazio, un posto per nasconderci lo strazio, che cazzo, non e’ chiedere tanto, rispetto a cio’ che in cambio, io asciughero’ il mio pianto ma tu restami accanto.

How can U feel when your baby’s gone. In media ci sto dentro e sopravvivo.
How can U feel when your friend is gone. Ma questa volta meno.
You try to turn, you pray all night. Tutta la notte ci provo.
You try to turn, you cry all night. Tutta la notte… ci provo.

Io per ogni storia voglio un tot di Giga di memoria perche’ non muoia mai neanche un file perche’ rimanga lucida, fino all’ultima emozione perche’ se perdo colpi ricordi storpi fan confusione ridammi il nome se lo perdo, il verbo se lo scordo, non voglio darmi vinta, una spinta se mi fermo ma dacci una misura anche nel crederti, purtroppo capita, fedi di plastica vogliono venderti.
Misericordia per la mia vendetta accetta lo scalpo del nemico che mi spetta, è un dono, e sai che solo a te chiedo perdono, se tu fai la tua parte io non abbandono.

How can U feel when your baby’s gone. In media ci sto dentro e sopravvivo.
How can U feel when your friend is gone. Ma questa volta meno.
You try to turn, you pray all night. Tutta la notte ci provo.
You try to turn, you cry all night. Tutta la notte… ci provo.

Tu mi conosci e sai come mi piglia prima di tutto mi familia, so che si raccoglie quello che si semina
ma un occhio di riguardo a mia sorella Elena e non e’ una delega, sorveglia quelli in crescita oggi e domani, Matilde e Shani, scalda le mani di chi si arrangia di chi non mangia, perche’ qualcuno si e’ servito doppio, se tu sei l’oppio stona questi popoli, ritira i diavoli, mandaci in soccorso gli alleati, messi alati, soldati, qualcuno dalla nostra, non voglio niente a gratis, so quello che costa ho fede quanto basta e gia’ conosco la risposta. Non dubito: in cambio le mie rime sul tuo pulpito ma tu intervieni subito, ti prego, ricorda la masnada di scampati per un pelo gli spostati senza credo lo so che sai distinguere il falso dal vero.

How can U feel when your baby’s gone. In media ci sto dentro e sopravvivo.
How can U feel when your friend is gone. Ma questa volta meno.
You try to turn, you pray all night. Tutta la notte ci provo.
You try to turn, you cry all night. Tutta la notte… ci provo