Visto che non ho trovato nessuno che avesse voglia di farsi un bagno di folla con questo caldo, e visto poi che lo stavano trasmettendo in tv su All Music, decido di non andare in centro per seguire il concerto di Sting ma di guardarmelo comodamente in poltrona.
Se non fosse che ‘sti infami di All Music pur avendo messo a palinsesto il live fino a mezzanotte, poco prima delle 11, dopo un paio di pezzi di Sting, salutano e chiudono la trasmissione.
Visto come era iniziato, non ho resistito e mi sono fiondato in centro.
Concerto ECCEZIONALE! Come al solito quando non è in tour per proporre un disco Sting da il meglio di sé, risfoderando gran parte del repertorio dei Police. Anche la formazione lasciava intuire dove sarebbe andato a parare: lui al basso, 2 chitarre e batteria… se non ricordo male si era esibito con lo stesso tipo di formazione al live8 (è cambiato il batterista).
Mitico quando hanno suonato “When the world is runnin’ down” introdotto da “Voices”, con “Roxanne” a seguire. Incredibile anche il finale quando tra “every breath you take” e “Fragile” è riuscito a piazzarci un tiratissimo “next to you” recuperato dai primissimi police.
Dopo aver fatto un giro sgomitando tra la folla mi sono fermato dietro al palco dove, anche se non si vedeva ovviamente nulla, l’audio era quasi perfetto.
Ormai compagno inseparabile Dominic Miller alla chitarra mi è piaciuto molto come sempre. Anche se in genere non amo le formazioni con due chitarre devo dire che l’accoppiata con Lyle Workman è proprio ben riuscita. Grinta e “pacca” notevoli per il batterista Abe Laboriel, Jr. che non conoscevo.