Questo week-end (in realtà da giovedì sera) ho partecipato ad un evento aziendale in qualità di fotografo. Ho accettato, oltre per la location intrigante, per la curiosità di misurarmi con un impegno reale e non solo da “amatore” di fotografia (ma solo dopo aver premesso che in quanto non professionista non avrei garantito nulla sui risultati).
Direi che ho capito 2 cose:
+ da professionista devi veramente avere tutto doppio. La legge di Murphy è sempre in aguato: anche dopo migliaia e migliaia di foto senza nessun problema, la prima volta che *devi* fare una foto qualcosa si rompe.
+ il professionista deve sapere *prima* dell’evento quali foto deve fare e quali foto gli chiederanno, cosa che neanche chi organizza l’evento stesso spesso è in grado di dire. Non basta essere lì e aspettare che qualcosa succeda per immortalarlo. Inoltre devi essere anche disposto a rompere le scatole alle persone e a metterle in posa per fargli fare una foto, del tutto innaturale, in cui magari tutti guardano in camera: al momento si scocciano magari ma poi se non gli fai avere la foto si incazzano pure :-)
detto questo, non sono così sicuro che questo lavoro faccia per me, preferisco scattare per divertimento e soprattutto fare le foto che piacciono a me!
Grande >Fabio, se non altro adesso che hai fatto quest’esperienza puoi capirmi…..io sabato ero a Genova per un matrimonio…ciao Paolo
hahah bene bene!!
Già il professionista deve anticiapre le cose e sapere che prima di ttto vanno fatte le foto che portano a casa il pane e solo dopo quelle che permettono al professionista di divertirsi e magari esprimersi con situazioni ‘diverse’
Nelle convention capita spesso di dover chiedere a qualcuno di posare o farsi fare una foto in compagnia di qualcun’altro; il professionista si prepara per sapere chi è chi e fare in modo di evitare di scocciare quello sbagliato… insomma, è un ruolo che con la fotografia ha poco a che spartire, ma che permette di fare fotografie !
ciao!